Letture ortodosse

La disciplina di bilancio

Una lettura ortodossa dell'attuale disciplina di bilancio europea, comporterebbe l’immediata procedura d'infrazione all’Italia per violazione della regola del debito. Il governo doveva ridurre il passivo di almeno un ventesimo l'anno e non l’ha fatto. Eppure la commissione europea si è mostrata indulgente, il deficit è sotto il 3 per cento e il nostro Paese è uno dei pochi a vantare un avanzo primario. Di questi tempi, Bruxelles è di manica larga. Si capisce anche: La Francia continua a infrangere il tetto del 3% nel rapporto deficit/pil, 3,5% nel 2015 e 3,4% nel 2016. La Germania è criticata per l’ eccessivo surplus della propria bilancia commerciale. Visto che di fatto solo la Germania cresce, mentre gli altri paesi arrancano, c’è chi si è convinto da tempo di una politica economica dell’Ue inadatta alla maggior parte dei paesi membri. Berlino, al contrario, guarda con diffidenza a chi dalla Bce sostiene il debito degli altri paesi, tanto che alcuni esponenti del governo tedesco, arrivano a chiedere un cambio di guida a Francoforte, accusando il governatore di affamare i buoni risparmiatori germanici. Cercare una qualche forma di mediazione in modo da evitare il crollo dell’edificio europeo, sarebbe dunque quanto mai utile. Il timore è sempre quello che la mediazione possa essere al ribasso. Come potrà l’Italia nel 2017 con un deficit nominale all'1,8% del Pil, contro l'1,1% del quadro tendenziale, stando alle previsioni, essere in grado di fare quello che non è in grado di fare oggi? Servirebbe per lo meno indicare subito delle misure a vantaggio della ripresa dei settori in maggiore difficoltà, individuando le aree, il Mezzogiorno, in cui il lavoro è desertificato. Renzi ha fatto bene quando per difendere una legge sui diritti civili non si è preoccupato di perdere dei voti. Non vorremmo che il premier pensasse di recuperare quei voti persi con bonus a pioggia. In questo caso vi sarebbe il rischio di compromettere le stesse migliori promesse dell’esecutivo, aggravando una situazione che domani, comunque vada, sembra presentarsi molto difficile.

Roma, 16 maggio 2016